martedì 21 giugno 2011

'Ndo coio coio (Italian) style


Ancora non si sa se siano stati i germogli di soia o quelli di aglio, broccoli o fieno greco. I cetrioli spagnoli ormai sembrano esclusi dalla rosa dei colpevoli dell'allarme E. Coli. O almeno da quella dei capri espiatori. Intanto, per dilettarsi nell'incertezza, se ne dicono delle belle e si colpisce a destra e a manca. In perfetto stile "'ndo coio coio". 
In un articolo pubblicato su Libero un paio di settimane fa, dal minaccioso titolo "Il cibo bio fa ammalare 200 mila tedeschi l'anno", si legge che il cibo bio è più a rischio di contaminazioni batteriche perché gli agricoltori biologici utilizzano fertilizzanti organici (cioè cacca di mucca) al posto di quelli chimici per "motivi ideologici o commerciali". In realtà la questione è un po' più complicata: nel biologico, così come nell'agricoltura convenzionale, ci sono precise regole di igiene pubblica che impediscono ai contadini di spargere letame fresco nei campi. "Il letame deve essere compostato e  fatto "maturare" insieme a paglia e leguminose: in questo modo perde la parte liquida e, durante la fermentazione, muoiono i batteri presenti, come l'E. Coli", spiega Marina Marcarino, agronomo e titolare dell'azienda vinicola Punset, biologica dal 1987. I 200.000 morti all'anno in Germania, dato dell'Istituto Koch cui fa riferimento l'articolo, sono poi le vittime delle contaminazioni alimentari in generale, e non del cibo biologico. 
Tra l'altro, ci sono altre ipotesi sull'origine del batterio: "Trattandosi di un ceppo molto resistente, il batterio potrebbe venire da un allevamento dove c'è stato un uso massiccio di farmaci. Qualcuno ha anche fatto notare che questo batterio viene usato dai laboratori che fanno sperimentazioni sugli Ogm e potrebbe essere stato immesso nell'ambiente da uno di questi", dice Paolo Carnemolla, agronomo e presidente di Federbio. Quindi, no a paura o allarmismi. Sì a maggiore attenzione nel lavare tutta la frutta e la verdura. 
Il mio articolo completo sull'argomento è su Greenews.

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