venerdì 27 maggio 2011

Buon compleanno, Critical mass




Oggi sull'Espresso è uscito il mio servizio sull'uso della bici. Purtroppo, per motivi di spazio, ho potuto dedicare solo poche righe alla Ciemmona. E allora, lo faccio qui.
La Ciemmona è l'evento - quest'anno all'ottava edizione - che si svolge a Roma per festeggiare il compleanno della Critical mass capitolina. Ogni anno porta in città migliaia di persone: nel 2010 i partecipanti sono stati 7-8.000, spiega Ilaria Panato dell'associazione Ciclonauti. E che cosa faranno a Roma tutte queste migliaia di ciclisti? Semplicemente, pedaleranno, "si riprenderanno la strada". Sono infatti previsti tre appuntamenti (oggi al Colosseo, domani alla basilica di san Paolo e domenica al colle Oppio), tre punti di partenza da cui nascerà il fiume di biciclette in movimento senza una direzione precisa. "La Ciemmona è una manifestazione democratica, che non vuole capi né organizzatori. Chi si mette davanti guida il corteo", continua Ilaria. 
Lo slogan di Cm è "Noi siamo il traffico": "Rivendichiamo il diritto allo spazio urbano, il diritto di spostarsi in bicicletta, e lanciamo un messaggio critico, che va al di là della bici". L'obiettivo dei ciclisti critici, infatti, è utopico: "Quando tutti andranno in bici, non avremo vinto. Lo scopo è ben più alto, e riguarda la costruzione di una società più solidale e meno antagonista. E di solito, tra ciclisti si è solidali".
Critical mass si materializza a Roma anche ogni ultimo venerdì del mese: il ritrovo è alle 18,30 al palo 27 di via dei Fori imperiali.

martedì 17 maggio 2011

Garbage art

Marat (Sebastiao)

Questa immagine colpisce per il potere evocativo che trasuda. Ma se guardate meglio, c'è anche un altro motivo: è fatta di rifiuti. "Marat (Sebastiao)" è un'opera dell'artista visuale brasiliano Vik Muniz, della serie Picture of Garbage. Muniz ha passato due anni a Jardim Gramacho, la discarica più grande di Rio de Janeiro e sicuramente una delle più grandi del mondo. Qui, ha incontrato e fotografato una decina di catadores, persone che si guadagnano da vivere raccogliendo nell'immondizia i materiali riciclabili. Dalle foto sono poi state realizzate immagini giganti composte con i rifiuti, a loro volta fotografate. Con i soldi ricavati dalla vendita delle opere, tutti dati ai raccoglitori, è stata costituita un'associazione che li rappresenta (AcamJG). La storia è raccontata dal documentario Waste Land di Lucy Walker. 




venerdì 13 maggio 2011

Non ci facciamo una bella figura

E' solo una simulazione!


Copenaghen vuole diventare, nel 2035, la prima capitale carbon free al mondo. E ha già imboccato lo strada giusta. A Berlino ci sono già più di 300 auto elettriche, in Irlanda nel 2020 il 10% delle auto in circolazione saranno elettriche. Entro la fine del 2011, saranno installati in tutto il Paese 2.000 punti di ricarica domestici, 1.500 colonnine nelle strade e altre 30 per la ricarica veloce. A Malaga arriveranno nei prossimi anni 200 auto e 220 punti di ricarica e a Malmö il Comune comprerà veicoli elettrici. Venti famiglie proveranno poi un’auto elettrica per tre mesi, e anche i pendolari potranno chiedere di poter fare un test. 
E a Roma? In mancanza di una domanda di riserva, ecco che cosa succede a Roma: le auto elettriche sono poco più di 35 e non c'è ancora un piano di lungo periodo per promuovere la mobilità elettrica urbana. Sarà pronto a settembre, assicura l'assessore all'Ambiente Visconti che, non avendo altri bei progetti da raccontare, annuncia che presto il bikesharing sarà finanziato con la pubblicità sulle bici.
Siamo all'ultima giornata di MotechEco, il salone della mobilità elettrica promosso dal Comune di Roma. E, pur essendo i padroni di casa, no ci abbiamo fatto, come spesso accade, una bella figura. E non solo per la sostanza, ma anche per la forma. Mentre l'ingegner Contadini del Comune tenta di giustificarsi attribuendo la mancanza di grandi progetti a una «cautela tutta italiana», Gian Piero Joime, altro collaboratore dell'assessore, in un romanesco inglesizzato, definisce il grande progetto di Green eMotion (che unisce diversi paesi europei èer la promozione dell'auto elettrica) «this big picture», provocando risolini tra gli ospiti stranieri.


Il mio articolo completo su MotechEco è su Eco dalle città.

mercoledì 11 maggio 2011

Corchiano, il comune a 5 stelle


La sostenibilità diventata prassi, parte fondamentale della vita quotidiana. Non uno sfizio, non una strada, ma la strada. A Corchiano, piccolo comune del Viterbese vincitore assoluto nel 2010 del premio Comuni a 5 stelle, non c'è solo la raccolta differenziata porta a porta (con una percentuale pari all'85%), ma anche il recupero dell'olio di frittura da trasformare in carburante per lo scuolabus. Non c'è solo un Piano regolatore che chiede a chi costruisce ex novo di integrare i criteri dell'efficienza energetica, ma anche un gruppo di acquisto comunale di pannelli fotovoltaici (e l'obiettivo è arrivare a 100 tetti solari, e anche di più). E poi ci sono i vigili in bicicletta, gli eco euro, i detersivi venduti alla spina, le multe al contrario per contestare buone azioni sostenibili, gli orti urbani con una banca del seme per proteggere la biodiversità. E c'è anche una Bottega delle buone pratiche dove i cittadini possono trovare tutto quello che serve per vivere in modo più ecocompatibile. Artefice di questo nuovo corso è un'amministrazione che sa guardare al futuro, guidata dal sindaco Bengasi Battisti. Che alle prossime elezioni, tra qualche giorno, sarà rieletto. La sua, infatti, è l'unica lista presentata.
La mia intervista completa al sindaco Bengasi Battisti è su Greenews.

martedì 3 maggio 2011

Guerriglia urbana...in giardino


Una volta Marcia Theophilo, poetessa e antropologa brasiliana da sempre impegnata per la protezione della foresta amazzonica, mi ha detto che oggi la difesa dell'ambiente è la cosa più rivoluzionaria che ci possa essere. E dalla stessa idea è nata nel 1973 a New York, dalla testa di Liz Christy e altri attivisti verdi, la Green Guerrilla. Un movimento che vuole riappropriarsi di tutti quegli scampoli di terreni urbani abbandonati, incolti, pieni di rifiuti, facendoci nascere i fiori. Come ogni guerriglia che si rispetti, anche qui c'è un elemento battagliero e ci sono armi tutte particolari: le bombe di semi. Sono palloncini pieni di acqua, semi e fertilizzante lanciate dietro staccionate e recinzioni di terreni lasciati a se stessi. L'attività di Guerrilla Gardening è nata così, lanciando in giro per la città seed granade pronte a esplodere. Il primo giardino comunitario creato da Liz a Manhattan esiste ancora. A questo se ne sono aggiunti molti altri, in tutto il mondo. Nel 2004, il londinese Richard Reynolds ha creato un blog in cui racconta le sue esperienze di "illicit cultivation" in città. Anche in Italia è attivo da qualche anno un gruppo di Guerrrilla Gardening, che progetta "attacchi verdi"  in varie città italiane.
A Roma,  il gruppo di architetti e paesaggisti dello studio Uap ha lanciato qualche mese fa il progetto Zappata romana, una mappa interattiva in cui sono raccolti tutti gli spazi verdi condivisi della capitale: orti, fattorie didattiche e giardini spot appunto, creati con azioni di green guerrilla. La cartina è in continuo aggiornamento. Per segnalare un angolo verde strappato al cemento e recuperato, basta scrivere a info@studiouap.it.


Visualizza ZAPPATA ROMANA: SPAZI VERDI CONDIVISI - by studioUAP in una mappa di dimensioni maggiori