martedì 3 maggio 2011

Guerriglia urbana...in giardino


Una volta Marcia Theophilo, poetessa e antropologa brasiliana da sempre impegnata per la protezione della foresta amazzonica, mi ha detto che oggi la difesa dell'ambiente è la cosa più rivoluzionaria che ci possa essere. E dalla stessa idea è nata nel 1973 a New York, dalla testa di Liz Christy e altri attivisti verdi, la Green Guerrilla. Un movimento che vuole riappropriarsi di tutti quegli scampoli di terreni urbani abbandonati, incolti, pieni di rifiuti, facendoci nascere i fiori. Come ogni guerriglia che si rispetti, anche qui c'è un elemento battagliero e ci sono armi tutte particolari: le bombe di semi. Sono palloncini pieni di acqua, semi e fertilizzante lanciate dietro staccionate e recinzioni di terreni lasciati a se stessi. L'attività di Guerrilla Gardening è nata così, lanciando in giro per la città seed granade pronte a esplodere. Il primo giardino comunitario creato da Liz a Manhattan esiste ancora. A questo se ne sono aggiunti molti altri, in tutto il mondo. Nel 2004, il londinese Richard Reynolds ha creato un blog in cui racconta le sue esperienze di "illicit cultivation" in città. Anche in Italia è attivo da qualche anno un gruppo di Guerrrilla Gardening, che progetta "attacchi verdi"  in varie città italiane.
A Roma,  il gruppo di architetti e paesaggisti dello studio Uap ha lanciato qualche mese fa il progetto Zappata romana, una mappa interattiva in cui sono raccolti tutti gli spazi verdi condivisi della capitale: orti, fattorie didattiche e giardini spot appunto, creati con azioni di green guerrilla. La cartina è in continuo aggiornamento. Per segnalare un angolo verde strappato al cemento e recuperato, basta scrivere a info@studiouap.it.


Visualizza ZAPPATA ROMANA: SPAZI VERDI CONDIVISI - by studioUAP in una mappa di dimensioni maggiori

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