venerdì 13 maggio 2011

Non ci facciamo una bella figura

E' solo una simulazione!


Copenaghen vuole diventare, nel 2035, la prima capitale carbon free al mondo. E ha già imboccato lo strada giusta. A Berlino ci sono già più di 300 auto elettriche, in Irlanda nel 2020 il 10% delle auto in circolazione saranno elettriche. Entro la fine del 2011, saranno installati in tutto il Paese 2.000 punti di ricarica domestici, 1.500 colonnine nelle strade e altre 30 per la ricarica veloce. A Malaga arriveranno nei prossimi anni 200 auto e 220 punti di ricarica e a Malmö il Comune comprerà veicoli elettrici. Venti famiglie proveranno poi un’auto elettrica per tre mesi, e anche i pendolari potranno chiedere di poter fare un test. 
E a Roma? In mancanza di una domanda di riserva, ecco che cosa succede a Roma: le auto elettriche sono poco più di 35 e non c'è ancora un piano di lungo periodo per promuovere la mobilità elettrica urbana. Sarà pronto a settembre, assicura l'assessore all'Ambiente Visconti che, non avendo altri bei progetti da raccontare, annuncia che presto il bikesharing sarà finanziato con la pubblicità sulle bici.
Siamo all'ultima giornata di MotechEco, il salone della mobilità elettrica promosso dal Comune di Roma. E, pur essendo i padroni di casa, no ci abbiamo fatto, come spesso accade, una bella figura. E non solo per la sostanza, ma anche per la forma. Mentre l'ingegner Contadini del Comune tenta di giustificarsi attribuendo la mancanza di grandi progetti a una «cautela tutta italiana», Gian Piero Joime, altro collaboratore dell'assessore, in un romanesco inglesizzato, definisce il grande progetto di Green eMotion (che unisce diversi paesi europei èer la promozione dell'auto elettrica) «this big picture», provocando risolini tra gli ospiti stranieri.


Il mio articolo completo su MotechEco è su Eco dalle città.

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